Dopo le case editrici, anche le associazioni e le organizzazioni senza fini di lucro hanno riottenuto un trattamento privilegiato nelle spedizioni postali, sia pure meno allettante rispetto al passato. Il decreto, datato 23 dicembre, riguarda gli invii spediti l’anno scorso e si applica “dal giorno successivo alla sua pubblicazione” nella “Gazzetta ufficiale”, cioè da domani, “sino al 31 dicembre 2010”. Naturalmente, “nel rispetto dei limiti dello stanziamento previsto”. Quest’ultimo è stato introdotto dall’articolo 2, comma 2-undecies, del vecchio decreto-legge poi convertito nella legge n°73 del 22 maggio 2010, e fissa un tetto pari a trenta milioni di euro. Prevedendo, in ogni caso, un massimo del 50% di sconto rispetto agli importi ordinari, oltre ad un monitoraggio mensile della spesa. Il testo stabilisce le tariffe agevolate per la spedizione in abbonamento postale di pubblicazioni informative no-profit (per l’Italia allegato “A” e per l’estero “B”), stampe promozionali e propagandistiche “anche finalizzate alla raccolta dei fondi” (rispettivamente “C” e “D”), i pieghi di libri (solo per i rapporti interni, “E”) e i pacchi contenenti libri (ancora destinati esclusivamente all’interno dei confini, “F”). I primi cinque elenchi sono a loro volta suddivisi in base all’esistenza o meno di una prelavorazione e all’omologazione dei plichi.
No-profit, sei le categorie
21 Feb 2011 22:56 - NEWS FROM ITALY
Pubblicate le tariffe ridotte rivolte alle associazioni e alle organizzazioni senza fini di lucro. Valide, tuttavia, per l’anno scorso
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