Nel 2010 il sarcofago risalente alla metà del IV secolo, ora il dipinto. Così il Vaticano conferma la scelta di ricordare ogni anno, accanto al Natale, la Pasqua.
Il francobollo propone la Risurrezione e cita il particolare di un lavoro che si trova sulla parete dove è situata la porta di ingresso principale della cappella Sistina. Poco noto, è opera del fiammingo Hendrick van den Broeck; riproduce una interpretazione del Ghirlandaio, andata distrutta dal crollo dell’architrave della porta nel 1522. “Ben si inserisce -è la sottolineatura- tra i capolavori dei quattrocenteschi che affrescano le pareti e i grandiosi dipinti michelangioleschi”.
Il francobollo costa 75 centesimi, un primo porto fino a venti grammi per l’Europa e il Mediterraneo nel nuovo tariffario che l’Italia ha introdotto il 30 dicembre. Segnale, quindi, che anche da oltre Tevere si sta lavorando per l’aggiornamento.
Arriverà il 21 marzo, raccolto in fogli da dieci e tirato al massimo in seicentomila copie. Lo accompagneranno altre due voci: la serie per l’Unità d’Italia (sei esemplari da 60 centesimi e il foglietto congiunto da 1,50 euro, rispettivamente primo e terzo scaglione ordinario con destinazione il Bel Paese) e l’omaggio, nel terzo centenario dalla morte, del pioniere e missionario Eusebio Chini (1,60 euro, lettera ordinaria fino a venti grammi per Africa, America ed Asia).