Le facciate dei palazzi Montecitorio a Roma (realizzato nel XVII secolo da Gian Lorenzo Bernini) e Carignano a Torino (opera del XVII secolo di Guarino Guarini), a sottolineare l’attività parlamentare nel corso dei centocinquanta anni. E, sui bordi, due riferimenti che presentano gli interni dell’edificio attualmente impiegato: il richiamo all’opera pittorica “Il fregio per la Camera dei deputati”, dedicato alla storia del popolo italiano di Giulio Aristide Sartorio, e una prospettiva dei banchi ad emiciclo, in stile liberty, progettati da Ernesto Basile. Così si presenta il foglietto da 60 centesimi intitolato -si legge nel francobollo- “150° proclamazione del Regno d’Italia”. Una semplificazione comprensibile, ma che resta tale. Perché il 17 marzo 1861 non fu annunciato alcun Regno d’Italia. Più precisamente, Vittorio Emanuele II, allora re di Sardegna (e in tasca una sequenza di altri titoli), sanzionò e promulgò un semplice e stringato articolo, secondo il quale avrebbe assunto “per sé e suoi successori il titolo di re d’Italia”. Stampato in due milioni di pezzi, il blocco uscirà proprio il 17 marzo ed avrà la sottolineatura marcofila agli uffici postali della Camera, del Senato e allo spazio filatelia di Torino. Nulla viene detto circa il bollettino illustrativo. Intanto, è stato confermato che la serie per le Agenzie fiscali, finora rimasta senza data, verrà emessa il 10 marzo.
I palazzi in luogo dei personaggi
02 Mar 2011 12:28 - ITALIAN ISSUES
Rivelata l’immagine del foglietto che il 17 marzo ricorderà il centocinquantenario. Sette giorni prima l’emissione per le Agenzie fiscali