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editor Fabio Bonacina

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La carta prepagata in luogo del tradizionale abbonamento ai mezzi pubblici: dopo Ravenna, tocca a Milano. È “Postepay&go”, presentata questa mattina

Dopo Ravenna, dove il sistema è stato introdotto già nel 2009, “Postepay&go” (la cui carta base ha ricevuto per due anni consecutivi il premio “Cerchio d’oro dell’innovazione finanziaria”) ora debutta a Milano, già pensando, ad esempio, a Roma.

La speciale versione della prepagata di Poste italiane porta anche il logo dell’Azienda trasporti milanesi in quanto potrà servire (il lancio è previsto in aprile) per pagare gli abbonamenti annuale, mensile o settimanale di autobus, tram e metropolitana, escludendo -per ora- le tratte urbane di Trenitalia e Lenord. Dunque, una tessera per spostarsi, pagare i nuovi parcometri della sosta e più in generale fare acquisti fino a 2.500 euro e prelievi entro i 1.000 all’anno. Sapendo che tali limiti possono essere cancellati con una procedura allo sportello postale che trasforma il supporto in una carta standard. Tutto questo grazie al collegamento al circuito Mastercard e in modalità “contactless”, ossia senza bisogno di “strisciarla” (per acquisti fino a 25,00 euro basta avvicinare la carta ai lettori pos; non sono richiesti codice segreto o firma della ricevuta).

“Un’innovazione strategica -ha commentato il presidente di Atm, Elio Catania- che contribuirà a migliorare ed integrare diverse tipologie di servizi in un unico strumento semplice, comodo e sicuro. E che in futuro vedrà l’integrazione sulla stessa tessera anche degli abbonamenti al bike sharing e car sharing”. “Dietro c’è l’intera macchina organizzativa di Poste italiane”.

“Poste italiane -ha ricordato l’amministratore delegato della società, Massimo Sarmi- è leader europeo nella diffusione di carte prepagate e mette a disposizione di aziende e istituzioni la propria tecnologia avanzata per applicazioni di interesse pubblico che hanno lo scopo di semplificare la vita dei cittadini fornendo servizi all’avanguardia”.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del percorso che ha visto nascere la “Postepay” nel 2003 (oltre 7 milioni quelle oggi in circolazione, con una quota di mercato che supera il 65%: un caso da manuale) e la… dichiarazione di guerra al contante, anche per i micropagamenti, lanciata quattro anni dopo. Tra le altre versioni, le “junior” (con limiti più bassi, riservata ai minorenni), “new gift” (vista come regalo a qualcuno), “lunch” (per le aziende che pagano elettronicamente il buono pasto ai dipendenti), “twin” (pensata per i genitori o gli stranieri, permette di trasferire denaro da una carta all’altra), “Moneygram rewards” (opera anche alla stregua di programma fedeltà). Come ha ricordato Massimo Sarmi alla presentazione di questa mattina presso lo spazio filatelia del capoluogo lombardo, “non importa il tipo di servizio che viene realizzato, ma lo strumento”.

Il presidente di Atm, Elio Catania, e l'amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, questa mattina con l'ingrandimento della nuova carta e a bordo del tram alle prese con quella vera
Il presidente di Atm, Elio Catania, e l'amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, questa mattina con l'ingrandimento della nuova carta e a bordo del tram alle prese con quella vera



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