Paolo Guglielminetti sulle barricate, Michele Picardi in cima al campanile per osservare i movimenti nemici, Franco Fanci a scrivere il nuovo statuto. Si potrebbe immaginare così, scherzosamente, l’impegno del Centro italiano filatelia tematica nel ricordare il centocinquantesimo trascorso dalla proclamazione del Regno.
La realtà, invece, è più convenzionale, ma in linea con le precedenti iniziative assunte dal sodalizio. Dopo i progetti a più mani sull’Inferno di Dante Alighieri (trasformato in mostra e in libro edito da Poste italiane) e sulla Costituzione (questo pronto per la festa della Repubblica, il prossimo 2 giugno), ora il nuovo impegno: raccontare il Risorgimento.
“Non potevamo mancare -spiega il presidente del Cift, Luciano Calenda- ad un appuntamento così significativo. Che, per giunta, si presta ad essere letto attraverso la filatelia e, più in generale, il mezzo postale”.
Una decina le minicollezioni (ognuna sviluppata tra i dodici ed i trentasei fogli) ipotizzate e riguardanti le vicende storiche che portarono all’Unità. Componendo, in tal modo, un unico racconto organizzato cronologicamente. Al lavoro -oltre ai tre collezionisti già citati e allo stesso Calenda- figurano Alviero Batistini, Sergio Cabras, Vincent De Luca, Marco Occhipinti, Fabio Pillonca ed Annibale Rota. Dovrà essere impostato subito dopo le vacanze, così da montarlo ed esporlo a “Romafil”, in calendario per metà novembre.
Anche il periodico interno, il “Notiziario tematico”, sarà adattato. Per tutto il 2011 sulla copertina vi sarà un motivo tricolore a riprendere la ricorrenza. “Ogni fascicolo avrà almeno un articolo o un elaborato a sfondo storico in grado di collegarsi all’anniversario. Il numero di marzo, ad esempio, ne proporrà due: un intervento sulla figura di Giuseppe Verdi firmato da Emilio Simonazzi ed una selezione della pluripremiata collezione di Mario Valiante intitolata «L’Unità d’Italia - La posta del Risorgimento»”.