Un francobollo disegnato dai bambini, ma anche Carlo Azeglio Ciampi e Lucio Dalla, e poi occorre riprendere la tradizione dei grandi artisti come il Renato Guttuso che dipinse le braccia di Dino Zoff. Sono alcuni dei concetti espressi all’inaugurazione di “Italiafil” dal sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. Facendo in seguito riferimento agli Stati generali della filatelia, lanciati a Milano, esaminati a Roma e per i quali oggi pomeriggio si farà un ultimo approfondimento. I collezionisti -ha detto fra l’altro- non devono accontentarsi della situazione presente, ma estendere la passione ad altre persone. Sapendo che per il ministero allo Sviluppo economico il francobollo è la voce solenne ed antica che ha lo Stato per indicare una persona o un fatto alla memoria collettiva, e niente -alludendo al mondo virtuale- potrà sostituirlo.
La manifestazione ha avuto un altro ospite eccellente, ed è la prima volta: l’amministratore delegato di Poste, Francesco Caio. “Amo i francobolli -ha precisato- anche se non li conosco molto. Stiamo vivendo un momento di grandi cambiamenti confermando però la tradizione” ed in questo approccio la filatelia ha un proprio ruolo. D’altronde, “il sottosegretario Giacomelli sta facendo molto”. L’ad ha ricordato il ruolo della società negli interventi post terremoto. Dalla parte operativa assicurando il ripristino dei servizi e da quella per la raccolta fondi, nel cui contesto rientra la vendita, avviata qui a Bologna, del folder con il francobollo per la “Sagra degli spaghetti all’amatriciana”.
Dal canto suo, il responsabile per la filatelia, Pietro La Bruna, ha “incassato” la doppia visita, che ha definito “un grande regalo”. Dopo aver rammentato la recentissima scomparsa di Maurizio Tecardi poiché “ha fatto molto per la filatelia”, ha riassunto questi venti mesi di lavoro. Con l’obiettivo di ridurre i costi ma anche di tagliare i prezzi di vendita, creando nuovi prodotti e cercando di esaurirli. Al tempo stesso, rinnovando il personale che si occupa del settore e lavorando per aggiungere negozi (i prossimi dovrebbero essere collocati a Firenze ed un secondo a Roma, però vicino al Vaticano). Ha sottolineato, inoltre, la volontà di aprire ad ulteriori mondi, come quello del cibo. D’altro canto, l’obiettivo -visto nel complesso delle attività aziendali- non è solo quello commerciale.
A fare gli onori di casa, il responsabile dell’area territoriale per l’operatore, Gino Frastalli. Ha sottolineato come la città felsinea sia al vertice di un territorio con un’altissima cultura filatelica; contemporaneamente sta festeggiando i suoi nove secoli. Il fatto di aver aperto all’enogastronomia rappresenta un ulteriore modo per valorizzarla.