I presidenti delle associazioni Gabriel di Austria, Belgio, Brasile, Polonia, Ungheria, Slovenia, Stati Uniti e dell’Unione mondiale “San Gabriele”, insieme all’incisore Eros Donnini, hanno deciso: il francobollo a tema religioso più significativo fra quelli emessi l’anno scorso è targato Italia. Ed oggi gli è stato attribuito il 27° Premio internazionale d’arte filatelica “San Gabriele”.
È il 60 centesimi che il 23 maggio 2008 Roma ha dedicato al patrono dei cuochi, san Francesco Caracciolo. Raffigura -commentano dal Circolo filatelico “Sergio Rettondini”, che a Legnago (Verona) ha organizzato la manifestazione- “una miniatura dei nostri giorni”, con papa Sisto V ritratto mentre riceve dal protagonista la “Regola” dell’Ordine dei chierici regolari minori.
“Mi sono ispirata alle antiche miniature -conferma dal centro filatelico del Poligrafico Rita Fantini, la grafica autrice dell’immagine- che ho impreziosito con un fondo d’oro, anche perché spiritualmente l’oro ha un significato importante”.
Discendente da una famiglia principesca e guarito da una grave malattia, Francesco Caracciolo decise di rinunciare a tutti i suoi beni e titoli nobiliari per consacrarsi totalmente al servizio di Dio e degli uomini. Nel solco del rinnovamento spirituale del Concilio di Trento, con Agostino Adorno e Fabrizio Caracciolo fondò un nuovo ordine religioso, approvato l’1 luglio 1588 dal pontefice. “La sua vita -ricorda il preposito generale dei chierici regolari minori, padre Raffaele Mandolesi- è un intreccio di episodi mirabili riconducibili all’intervento della grazia divina e a una autentica carità, per cui fu chiamato: il padre dei poveri, predicatore dell’amore di Dio, l’uomo di bronzo, il cacciatore di anime”.
Tra le altre produzioni che hanno colpito i giurati figurano quella tributata dall’Australia alla visita di Benedetto XVI e i ricordi dentellati di Monaco e San Marino per la Madonna di Lourdes.