Era uno dei passi successivi più volte annunciato, e adesso ci siamo: il palmare in dotazione dei fattorini di Poste italiane può accettare anche i pagamenti. Dopo una fase avviata a fine luglio che viene definita di “pre-sperimentazione”, settanta portalettere che fanno capo al centro primario di distribuzione Prato Datini (circa il 70% del territorio pratese) hanno cominciato ad utilizzare cinquanta apparecchi. In questo modo, raccomandate e assicurate contrassegno possono essere pagate non solo in contanti ma anche per via elettronica, utilizzando le carte “Postamat” o “Postepay”. Inoltre, privati, professionisti e imprese che utilizzano un cellulare dotato di sim Poste mobile possono saldare i servizi richiesti direttamente al proprio domicilio (contrassegno, ricariche telefoniche o raccomandate). La nuova procedura permette di utilizzare il lettore proprio come se fosse un normale pos (abbreviazione per “point of sale”, ossia “punto di vendita”) in dotazione presso un negozio: basta inserire la carta e seguire le istruzioni fino al messaggio di avvenuta transazione. Al termine vengono stampate due ricevute; una resta al cliente, l’altra, che lo stesso destinatario deve firmare, al fattorino. L’iter viene completato in ufficio al ritorno dalla “gita”, dove un altro addetto controlla i movimenti registrati ed avvia la fase di pagamento al beneficiario. Un mese fa Poste italiane ha firmato un avviso di gara per avere 6.500 pos e relativi accessori da destinare, appunto, al progetto “postino telematico”.
A Prato il portalettere accetta le carte
29 Set 2010 01:05 - NEWS FROM ITALY
Procede la sperimentazione di Poste italiane con i palmari; ora l’attrezzo è diventato un vero e proprio lettore da impiegare, ad esempio, per i contrassegni