La Svezia, suo Paese adottivo, gli dedicò pure un foglietto (foto in basso) per festeggiare il millesimo francobollo firmato da lui, Czeslaw Slania. Ma non era la prima volta che il celebre incisore “interpretava” in modo originale il lavoro. I filatelisti lo ricordano fra l’altro per essersi autorappresentato, era il 1973, nel gruppo di sciatori riprodotti in uno dei 65 öre destinati a promuovere una gara di fondo locale.
Ora Slania non c’è più: è scomparso il 17 marzo, all’età di 83 anni. Lasciando ai collezionisti, o più semplicemente agli amanti del bulino, un gran numero di opere d’arte, tanto che non mancano, oltre a cataloghi e libri specializzati, pure associazioni e siti internet dedicati.
Numerosi anche gli Stati che hanno “collezionato” cartevalori firmate Slania, fra cui Australia, Cina Popolare, Francia, Germania, Nazioni Unite, Singapore, Stati Uniti, l’area scandinava e naturalmente la sua Polonia, dov’era nato il 22 ottobre 1921. Fra i dentelli che parlano italiano, la serie sammarinese delle armi uscita nel 1974 e quella vaticana per gli ottant’anni di Giovanni Paolo II, distribuita nel 2000.