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editor Fabio Bonacina

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La novità venne annunciata dal ministro a Poste e telecomunicazioni Giovanni Spagnolli mezzo secolo fa, durante la manifestazione filatelica di Verona

Il ministro delle Poste e telecomunicazioni Giovanni Spagnolli, “nel discorso pronunciato al palazzo della Gran guardia, all’inaugurazione della XXIX Manifestazione filatelica nazionale di Verona, ha annunciato che l’Amministrazione postale, «risolti positivamente tutti i problemi di ordine giuridico», ha deciso di ripristinare la concessione dei bolli obliteratori speciali per le manifestazioni commerciali e culturali”. Lo scriveva, mezzo secolo fa nel numero datato 25 aprile 1967, la rivista “Filatelia”.

Si chiudeva così un capitolo che aveva influenzato pesantemente il settore da quando un precedente ministro, Lorenzo Spallino, introdusse il divieto, noto appunto come “veto Spallino”. Lo scopo era evitare, ad esempio, che la corrispondenza spedita dall’Alemagna finisse ai destinatari timbrata con la pubblicità della concorrente, la Motta.

In realtà, il provvedimento abrogato aveva un quadro di riferimento più ampio. E lo si deduce sin dal titolo del decreto ministeriale, datato 1 dicembre 1961 ed entrato in vigore l’1 gennaio seguente: “Cessazione dell’esercizio della pubblicità postale”. Due gli elementi portati a fondamento della scelta. Uno -si legge nel testo- riguarda l’ammontare dei proventi, ritenuto non proporzionato “alle spese da sostenere in rapporto ai vari incombenti di servizio”, sia se l’incarico viene dato in concessione, sia se gestito direttamente. Senza contare che “certe forme di pubblicità hanno provocato sfavorevoli reazioni nell’opinione pubblica ed in particolare negli utenti del servizio postale”. Venne riconosciuto dunque che “non sussistono, al momento attuale, né si prevede che si concreteranno a breve scadenza, motivi di pubblico interesse all’esercizio della pubblicità sugli stampati e negli stabilimenti delle amministrazioni dipendenti dal ministero”.

Ancora all’inizio del 1967, si utilizzavano annulli speciali con il luogo ma non con la motivazione del loro impiego
Ancora all’inizio del 1967, si utilizzavano annulli speciali con il luogo ma non con la motivazione del loro impiego



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