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editor Fabio Bonacina

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Allo studio l’ipotesi di un convegno internazionale, da tenersi tra maggio e giugno. E poi le altre iniziative che porteranno al 2017, così da ricordare Francesco Tasso a mezzo millennio dalla morte

Francesco Tasso, celebrato nel 1982 e ipotetico protagonista di una congiunta nel 2017
Francesco Tasso, celebrato nel 1982 e ipotetico protagonista di una congiunta nel 2017

Un convegno internazionale da tenersi a Camerata Cornello (Bergamo), possibilmente nel borgo di Cornello tra i mesi di maggio e giugno del 2012. È una delle iniziative che il Museo dei Tasso e della storia postale ha ipotizzato per il prossimo futuro.

“Tale occasione -spiega il direttore, Adriano Cattani- potrebbe coincidere con l’apertura del nuovo ufficio postale, che il Comune e Poste italiane stanno progettando di costruire ex novo in località Orbrembo, a poca distanza dall’attuale edificio piuttosto obsoleto”. L’immobile potrebbe ospitare anche lo sportello filatelico della valle Brembana. “Questo darebbe grande risalto al Cornello ed al Museo, perché i collezionisti accederebbero al Museo stesso, aumentando il numero dei visitatori, e perché la corrispondenza da Camerata Cornello avrebbe impresso uno speciale annullo figurato, come tutti gli altri sportelli filatelici”.

L’evento -è il suggerimento del sindaco, Gianfranco Lazzarini- potrebbe essere sottolineato ad esempio con l’emissione di un intero. Si aggiungerebbe alle altre cartevalori che citano la famosa stirpe: come l,75 lire del 14 marzo 1932 per il poeta Torquato (tra il 14 aprile e l’11 luglio sovrastampato per l’Egeo e le Colonie), il 300 lire del 23 ottobre 1982 dedicato a Francesco, i cinque esemplari da 750 lire, emessi anche librettati, del 2 ottobre 1993 inerenti il rapporto della famiglia con la storia postale.

I preparativi per l’incontro richiedono tempo; ecco perché già l’anno prossimo “si dovrà dare inizio ad un programma di ricerca dei documenti tassiani negli archivi italiani ed europei”. Le aree di lavoro saranno l’Italia, l’Austria, il Belgio (Bruxelles), la Francia (Lille e Besançon), la Germania (Füssen e Ratisbona) e la Spagna (Simancas ed altre). Puntando in particolare ai quattro fratelli che hanno avviato il servizio postale, vissuti tra Quattro e Cinquecento: Francesco, Jannetto, Leonardo e Ruggero. Ma senza dimenticare coloro che, all’inizio del XVI secolo, hanno sviluppato gli accordi precedentemente stipulati con gli Asburgo: David, Gianbattista, Maffeo e Simone.

Intanto, il 2011 potrebbe rappresentare l’occasione per una nuova mostra, che tenga conto delle esigenze di promozione turistica.

A più lungo termine sono ulteriori iniziative, come il gemellaggio con Sorrento, dove nacque Torquato, la collaborazione con l’Expo milanese del 2015, una serie di monografie che porteranno al 2017 quando -con altre proposte e magari un’emissione congiunta di francobolli- si ricorderà Francesco a cinque secoli dalla morte.




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