Una penna famosa, quel Luigi Albertini che fu giornalista, direttore del “Corriere della sera”, editore. Artefice dei saggi firmati dalla Libreria editrice goriziana e volti a capire come il Primo conflitto mondiale poté scoppiare. Utilizzando principalmente i documenti d’epoca ed ascoltando i protagonisti.
Il primo volume, intitolato “Le origini della Guerra del 1914 - Le relazioni europee dal Congresso di Berlino all’attentato di Sarajevo”, si concentra sui rapporti intercorsi tra il consesso del 1878 ed il duplice omicidio balcanico, il cui centenario scoccherà dopodomani. È prefatto da Sergio Romano; conta 728 pagine con immagini sia in bianco e nero, sia a colori. E tra esse non mancano le riproduzioni di lettere.
L’obiettivo dell’opera era andare oltre alle spiegazioni propagandistiche (particolare successo ebbero allora i libri “colorati”, attraverso cui ogni contendente cercava di mettere in luce le proprie ragioni), tentando di accertare in modo obiettivo le responsabilità delle parti in causa. Per farlo, è stato necessario evidenziare i motivi e le dinamiche che scatenarono le numerose crisi registrate a cavallo dei due secoli, le politiche di potenza, l’ultima fase dell’espansione coloniale, il sistema delle alleanze. Elementi che avrebbero condotto alla “miccia”, rappresentata dagli spari del nazionalista serbo-bosniaco Gavrilo Princip.
Il prezzo di copertina ammonta a 35,00 euro; in questo momento, presso l’azienda Vaccari è scontato del 50%.