Mezzo secolo fa (news precedente) l’Italia stava cercando, attraverso la chiusura dell’ufficio filatelico ministeriale prima e la distruzione dello stock di invenduti poi, di separare decisamente la vendita delle cartevalori in corso -lasciata agli uffici postali e ai commercianti specializzati- da quella di materiale antico a scopo collezionistico, di competenza esclusiva di questi ultimi. Un approccio, più o meno, raggiunto anche all’estero.
Nel 2009, sia pure in un contesto sociale ed economico diverso, c’è chi ha adottato un atteggiamento opposto. Accade sulle Alpi, dove Liechtenstein post ag, l’operatore nazionale del Principato, ha rilevato Philcoin, l’unico negozio di filatelia e numismatica presente nel piccolo Paese. Ubicato a Vaduz, finora è stato condotto dal suo proprietario, Alfons Näff. Non ci saranno -è la garanzia- ristampe di materiale del passato.
Oltre la Manica, invece, Stanley Gibbons ha assorbito Frank Godden ltd, azienda specializzata negli album per collezionisti. L’acquisto nasconde una curiosità: l’imprenditore che diede il nome alla ditta era un ex dipendente della storica società britannica, dalla quale uscì nel 1915 per dare vita ad una propria azienda. Dagli anni Ottanta è dedita principalmente ad album ed altri articoli di supporto.