Quattro esemplari con nominali da 60, 62, 80 e 100 eurocent, poi il foglietto disponibile a 2,80 euro: è questo il secondo tributo che il Vaticano ha messo in calendario per il 5 aprile: accanto alla congiunta per il rinnovo del Concordato (news del 17 marzo), verrà quindi festeggiato l’avvenuto restauro della pala per la Resurrezione. Il dipinto venne commissionato al Perugino il 2 marzo 1499 da Giovanni da Orvieto e destinato alla cappella funeraria della sua famiglia nella chiesa di San Francesco al Prato a Perugia. “L’opera –confermano dal Vaticano- rimase nella sua ubicazione originaria fino al 1797: quando, a seguito delle clausole del Trattato di Tolentino, lo Stato Pontificio fu costretto a cedere gran parte del proprio patrimonio artistico alla Francia. Solo dopo la caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna (1815) e la Restaurazione, il dipinto poté fare ritorno” ed entrare nella nuova Pinacoteca. Da circa quarant’anni si trova nella biblioteca privata del papa e fa da sfondo ad innumerevoli momenti della vita pubblica dei pontefici, “assumendo così un particolare significato simbolico e storico legato alla storia della Chiesa dei nostri giorni”. Il restauro, alla base dell’emissione, “ha conseguito l’importante risultato di recuperare in pieno la cromia, restituendo all’opera la purezza e la brillantezza della pittura originaria. Nello stesso tempo, un accurato intervento sul supporto ligneo ha consentito di garantire alla pala la necessaria adattabilità alle variazioni microclimatiche dell’ambiente”. La serie è stata prodotta in 300mila esemplari, il blocco in 120mila.
Anche in foglietto il Perugino
28 Mar 2005 17:23 - VATICAN