A settembre il preavviso, ed ora ecco “Gabbriele Dannuncio”, aperta due giorni fa Gardone Riviera (Brescia). È la mostra permanente dedicata al materiale -una quarantina di documenti, fra cui alcune lettere- attribuito a Gabriele D’Annunzio ma in realtà falso, e per questo, una volta chiuso il processo, affidato a “Il Vittoriale degli italiani”. Il percorso -viene spiegato- vuole raccontare i tanti miti dannunziani affiancando una sezione più leggera e divertente alla descrizione del poderoso lavoro scientifico sulle simulazioni che la Fondazione collegata al personaggio ha condotto con i suoi periti, il Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Monza, il pubblico ministero Massimo Astori e lo studio dell’avvocato Enrico De Castiglione. Così da tutelare l’immagine e il nome del “Vate” ma anche il mercato collezionistico, che soprattutto negli ultimi anni si è mostrato particolarmente fiorente attorno agli autografi. L’obiettivo è formulare un monito a tutti i piccoli e grandi appassionati ma soprattutto ai potenziali contraffattori perché, come dichiara il presidente Giordano Bruno Guerri, “lo squallore del falso diventi un omaggio alla grandezza del vero”. Nel percorso si danno inoltre risposte a quesiti e dicerie, come l’origine della sua calvizie, l’asportazione di due costole, la partecipazione ad un film pornografico di inizio Novecento. Ponendo a confronto inganni d’epoca e moderni. Senza trascurare conferme e smentite circa le tante leggende che il diretto interessato fece diffondere su di sé.
Aperta la “Gabbriele Dannuncio”
19 Mar 2018 10:18 - APPOINTMENTS
Gardone Riviera (Brescia) - Tra il materiale esposto, le lettere attribuite al “Vate”, nel settembre scorso dichiarate false ed affidate al Vittoriale. La mostra, però, risponde anche ad altri quesiti…