Curioso commemorare un personaggio stimato professionalmente per essere legato alla sua città, Milano, dove realizzò -annota nel bollettino illustrativo la presidente della fondazione a lui dedicata, Letizia Castellini Baldissera- edifici pubblici e privati (ad esempio, e per tacere dei restauri, il palazzo con l’arco di corso Venezia, l’Ina di piazza Diaz, il planetario Hoepli, l’Arengario, villa Necchi Campiglio), proponendo la centrale idroelettrica di… Crevoladossola, caratterizzata dalla torre a pagoda. Ma così è. Il francobollo, dedicato all’architetto Piero Portaluppi (però nella vignetta andava aggiunta perlomeno la qualifica) nel cinquantesimo anniversario dalla sua scomparsa sopravvenuta il 6 luglio 1967, arriverà il 29 settembre contro 95 centesimi.
L’impianto rappresentato è comunque uno di quelli che firmò tra il 1912 ed il 1930; gli altri si trovano, per dire, a Cadarese, Valdo e Verampio, tutte località nell’attuale provincia di Verbano-Cusio-Ossola.
Nato il 19 marzo 1888, si laureò nel 1910 per poi tornare dall’altra parte della cattedra come professore ordinario di Composizione architettonica ed in seguito preside di Architettura. Nel 1920 elaborò due progetti che simbolizzano la sua ironia: il grattacielo di New York della fantomatica Skne (cioè “scappane”) ed i blocchi residenziali del quartiere di Allabanuel (che va letto al contrario!). Si aggiungono il disegno, del 1926, per l’utopica ed infernale Hellytown nonché i bozzetti satirici pubblicati su alcune riviste.
Tornando al dentello, è inserito nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”; autoadesivo, conta su quattrocentomila unità in fogli da quarantacinque. Porta la firma di Claudia Giusto. L’annullo fdc sarà disponibile presso lo spazio filatelia del capoluogo lombardo.