Anche l’Archivio storico di Poste italiane aderisce a Museimpresa. Ovvero all’Associazione italiana archivi e musei d’impresa, nata a Milano nel 2001 per iniziativa di Assolombarda e Confindustria con l’obiettivo -viene spiegato dalla sede- “di individuare, promuovere e mettere in rete le imprese che hanno scelto di privilegiare il proprio patrimonio culturale all’interno delle proprie strategie di comunicazione”. Le realtà coinvolte “offrono una ricca panoramica della storia produttiva, culturale e progettuale” del Paese e delle sue eccellenze nei principali settori del made in Italy: cibo, design, economia, moda, motori, ricerca. Il racconto è affidato ai documenti tecnici, amministrativi, commerciali, ai materiali iconografici, ai prodotti ed ai macchinari conservati e valorizzati. Segni “che possono considerarsi a tutti gli effetti beni culturali, espressione delle valenze etiche ed estetiche dell’impresa e della capacità di innovazione, che dal passato si trasmette al presente”.
La pagina dedicata all’operatore spiega in sintesi cos’è la struttura diretta da Federica Cosenza, proponendo in particolare una scheda sulle attività e sulla collezione che gestisce, fra cui 52mila fotografie, 1.100 pellicole, pubblicazioni (come le relazioni statistico-finanziarie ed i “Bollettini postali” dal 1863), reperti.
Dettaglio importante: il relativo patrimonio è consultabile su appuntamento presso la rinnovata sede di Roma (si trova nel palazzo del Nomentano, in piazza Bologna 39, telefono 06.59.581) dove, inoltre, è possibile organizzare visite guidate, laboratori e incontri culturali (continua).