I contenuti della busta postale italiana da 60 centesimi per gli ottant’anni della linea ferroviaria tra Rimini e San Marino sono stati rivelati da “Vaccari news” il 16 aprile. Ed ora, grazie all’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica, si può visualizzare pure l’immagine, perché sostanzialmente è la stessa.
Anche quello messo a punto sul monte Titano è un intero di pari tipo ed in vendita a 0,60 euro. Pure esso, nell’impronta di affrancatura, offre una foto in bianco e nero, ma nel caso specifico ritrae la stazione nell’antica Repubblica. Sulla sinistra, invece, altre quattro istantanee d’antan propongono parallelamente la cerimonia inaugurale del 12 giugno 1932, il vagone, la pubblicità e una galleria utilizzata come rifugio durante la Seconda guerra mondiale. Sullo sfondo, la tabella oraria ed il disegno tecnico di un’elettromotrice.
A cambiare, oltre al nome del Paese emittente, è il fondo di sicurezza interno, che ora propone il logo della medesima Aasfn, logo poi ripreso al retro insieme con quello dello Stato. Diversa, ovvio, la tiratura, che arriva solo a cinquantamila pezzi. In questo caso, ci sono un’autrice, Stefania Saragoni, e una data di uscita precisa: 26 maggio (per il Bel Paese figura ancora un indeterminato “giugno”, e non ci si dovrà stupire se Roma, magari, si allineerà allo stesso giorno).
La linea si estendeva per quasi trentadue chilometri ed ebbe vita breve, dodici anni: danneggiata dal conflitto, effettuò l’ultima corsa il 26 luglio 1944 con un viaggio che trasportava sfollati dalla città balneare romagnola. Da allora non è stata più ripristinata alcuna via di percorrenza diretta su rotaia. Il ricordo, tuttavia, permane: l’antica elettromotrice è in fase di restauro, mentre i tunnel saranno valorizzati grazie a percorsi didattici. E con la velata speranza di vedere la riapertura di una strada ferrata…