Autopostale: l’indagine esterna e la perizia condotta dagli esperti indipendenti sono ora disponibili. In entrambi i casi, “emergono chiaramente la gravità dei trasferimenti contabili illeciti attuati presso Autopostale, quanto questi si siano protratti per anni (i controlli hanno considerato l’arco tra il 2007 ed il 2015, ndr) e le modalità con cui sono avvenute le manipolazioni”. Stando in questo modo le cose, il consiglio di amministrazione della Posta svizzera “trae ora conseguenze a livello operativo e di personale compiendo così un primo passo verso un nuovo inizio”. Inizio che comprende l’azzeramento dell’attuale direzione nella controllata, azienda impegnata principalmente nei trasporti pubblici. Al tempo stesso, la direttrice generale Susanne Ruoff ha presentato le proprie dimissioni, subito rimpiazzata dal sostituto, Ulrich Hurni.
“Sono sconvolto nel constatare con quale determinazione Autopostale abbia operato manipolazioni contabili e occultato sistematicamente utili ottenendo così sovvenzioni in misura eccessiva. Agendo in questo modo, la Confederazione, i Cantoni, i contribuenti e i partner commerciali sono stati ingannati. È sconcertante che per anni tutti i meccanismi di controllo in seno al gruppo Posta abbiano palesemente fallito nello svolgimento del proprio incarico”, ha detto il presidente del cda, Urs Schwaller.
Si sta valutando un ritiro dal settore del traffico viaggiatori in Francia, ma una delle opzioni è la vendita della società stessa. Intanto, fino alla decisione definitiva, “le attività proseguiranno senza subire variazioni”. Entro l’autunno, inoltre, verrà restituito il denaro non dovuto. Una volta concluso l’iter, l’organo si riserva di valutare pure le questioni riguardanti la responsabilità civile e il risarcimento danni.
Intanto, c’è chi pensa -come il consigliere nazionale Mathias Reynard- che possano essere stati introdotti altri stratagemmi numerici, ad esempio per giustificare la chiusura degli uffici postali.