Uno dei temi da sempre all’attenzione “è rappresentato dalla sicurezza degli uffici postali, al fine di tutelare i dipendenti, la clientela e il patrimonio aziendale e fronteggiare i rischi derivanti da azioni fraudolente e/o attacchi criminosi dall’esterno”. Ricordando -si legge nella “Relazione finanziaria annuale 2016”- che Poste italiane può incorrere nei pericoli connessi al compimento di atti delittuosi come furti e rapine. Quando si verificano, possono comportare -aggiunge ancora il volume inerente al bilancio- “effetti negativi sull’immagine, sull’attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del gruppo”. Nel corso dell’anno in esame è proseguito il potenziamento della sicurezza attiva, investendo negli impianti di allarme e di videosorveglianza con apparati tecnologicamente avanzati, nonché di quella passiva, attraverso l’implementazione dei sistemi di protezione antirapina. Particolare interesse e specifiche iniziative hanno riguardato le conseguenze derivanti da potenziali truffe e frodi interne ed esterne all’operatore, tra cui il furto di identità digitale, il “phishing”, le minacce alle risorse informatiche.
Bilancio/5 Sicurezza prioritaria
13 Mag 2017 16:02 - NEWS FROM ITALY
L’immagine aziendale anche come conseguenza degli atti criminosi. Il concetto presente nella “Relazione finanziaria annuale 2016” sottoscritta da Poste italiane