Tre partite di calcio considerate storiche, perlomeno da parte della Germania, che naturalmente le vinse tutte. Sono quelle raccontate, attraverso l’intervento di Astrid Grahl e Lutz Menze, nella serie “Pro sport” edizione 2018. Un percorso che dal 1968, quando venne introdotto, ha permesso di raccogliere 130 milioni di euro come sovrapprezzo, poi destinati a sviluppare il settore.
Nel 70+30 centesimi si cita la finalissima del 4 luglio 1954, svolta in Svizzera e aggiudicata contro la favorita Ungheria per 3 a 2. Fu il primo trionfo ai Mondiali della squadra teutonica, guidata da Josef “Sepp” Herberger. È descritta dagli storici come la nascita effettiva della Repubblica Federale dopo la Seconda guerra mondiale, contribuendo a proporre una nuova visione del Paese.
L’85+40 racconta del torneo vissuto nel 1974, organizzato in casa. E concluso il 7 luglio per 2 a 1 contro i Paesi Bassi. In questo caso, l’équipe, diretta da Helmut Schön, figurava tra le gettonate ed il successo non stupì più di tanto.
Infine, ecco il 145+55, che testimonia il terzo trionfo. Accadde a Roma, l’8 luglio 1990, sconfiggendo l’Argentina 1 a 0. Un contributo, gestito da Franz Beckenbauer, all’euforia generale per la caduta del “Muro” di Berlino.
La serie, disponibile dal 3 maggio, è proposta nei soliti fogli da dieci, ma anche in libretto, dove una vignetta cita l’ultima stella, aggiunta quattro anni fa in Brasile. Intanto, c’è chi pensa al 2026, segnalato nella news precedente: è il Marocco (fine).
Aggiornamento del 3 maggio 2018: si aggiunge, sempre oggi, una busta postale che impiega il primo taglio quale impronta di affrancatura; è in vendita ad 1,20 euro per promuovere la manifestazione filatelica di Essen.