Come nel 2017, il cinque per mille del 2018 vede coinvolte le stesse tre realtà, dettagliate nella news precedente. Intanto, una di queste ha comunicato non solo i dati -peraltro pubblici- riguardanti la procedura inerente al 2016, ma anche in che modo impiegherà il denaro una volta incassato. È l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus di Prato. Due anni fa, le persone che hanno scelto il sodalizio per devolvere la propria quota sono risultate 108; per questo, il ministero dell’Economia e delle finanze gli ha riconosciuto 6.758,12 euro. “L’importo -spiega il direttore dell’Issp, Bruno Crevato-Selvaggi- è in linea con i dati degli ultimi anni e non può che farci piacere. Un grazie quindi a tutti coloro che ci hanno confermato la loro fiducia e a tutti coloro che lo faranno ora, visto che siamo ancora in fase di dichiarazione dei redditi” riferita al 2017. “Ora dobbiamo attendere che la cifra ci venga accreditata, atto che non è immediato. Comunque, già l’abbiamo finalizzata: ci permetterà di inserire all’incirca un migliaio fra libri e periodici nel nostro catalogo, consultabile attraverso la piattaforma digitale del Sistema bibliotecario provinciale pratese. È un lavoro che solo dei professionisti possono fare, perché si accede a database condivisi a livello di Paese (sono il Catalogo del servizio bibliotecario nazionale ed il Catalogo italiano dei periodici, ndr), e questi professionisti ovviamente vanno pagati”. “Altro è il discorso con i documenti postali, le produzioni commerciali come i cataloghi d’asta, la cartografia: in questo caso, non essendoci vincoli, lo fanno i nostri volontari nelle sessioni di lavoro, la prossima delle quali è fissata fra il 29 giugno e l’1 luglio” (fine).
Cinque per mille/2 Gli esiti visti da Prato
22 Giu 2018 14:09 - NEWS FROM ITALY
Nel 2016 l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus è stato scelto da 108 persone, dato che frutterà 6.758,12 euro. Verranno impiegati per inserire in catalogo un migliaio di titoli