I versamenti sui conti correnti postali potranno essere effettuati non solo accedendo, fisicamente o meno, alle strutture di Poste italiane. È la decisione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato che, accogliendo quanto presentato dalla società nell’agosto scorso, ha chiuso, senza accertare l’eventuale abuso di posizione dominante nel settore dei servizi di incasso e pagamento e comminare la conseguente sanzione, una delle istruttorie in sospeso. Per effetto degli impegni -precisa l’Agcm- “i cittadini potranno pagare i bollettini postali attraverso canali alternativi”, riuscendo a risparmiare sul costo della commissione, oggi pari a 1,10 euro per il saldo allo sportello e a 1,00 euro nel caso si utilizzi la procedura on-line. Allo scopo di concretizzare la novità occorre che Poste, entro il 31 marzo, si organizzi per aggiungere nei bollettini l’Iban e un codice a barre con cui identificare il creditore. Chi ha un conto bancario elettronico, ad esempio, potrà pagare da casa risparmiando tempo e denaro, visto che molti contratti bancari prevedono le operazioni via internet a costo zero. Attualmente l’unica opzione on-line per coloro che non hanno il conto presso Poste italiane è costituita dal pagamento con carta di credito, ma per il servizio sono chiesti 2,00 euro a bollettino o addirittura il 2% della somma per importi superiori a 100,01 euro. Grazie all’inserimento del codice a barre sarà possibile utilizzare altre reti, come i punti automatizzati presenti nelle tabaccherie gestite da Lottomatica e Sisal. Secondo l’Antitrust, “gli impegni presentati da Poste italiane sono in grado di rimuovere i profili anticoncorrenziali alla base dell’avvio dell’istruttoria”. L’utente potrà scegliere tra diversi sistemi in base alle condizioni economiche e tecniche offerte, mettendoli così in concorrenza. La società guidata da Massimo Sarmi si è impegnata a trasmettere ai beneficiari del pagamento (pubbliche amministrazioni, aziende erogatrici di pubblici servizi…) un rapporto sui bonifici ricevuti, garantendo il necessario sistema di rendicontazione. Per il Garante “queste misure potrebbero innescare delle spinte competitive tra Poste italiane, il sistema bancario e gli altri operatori, aumentando l’interoperabilità a livello di sistema di pagamenti e portando all’elaborazione di nuovi sistemi di rendicontazione validi anche nei casi di pagamenti effettuati attraverso canali diversi”. Poste, che dovrà pubblicizzare le ulteriori chance, cambierà, inoltre, la piattaforma “Il portale dell’automobilista”, utilizzata per pagare on-line le pratiche automobilistiche, in modo da consentire anche ai titolari di un conto corrente bancario, così come permesso ai titolari Bancoposta, di effettuare i pagamenti per via elettronica.
Codice Iban, è deciso: arriverà pure sui ccp
28 Dic 2009 18:54 - NEWS FROM ITALY
È una delle novità che caratterizzeranno i nuovi modelli, così da utilizzare per i pagamenti anche altri canali, come quello bancario. L’Antitrust ha accettato l’impegno di Poste, da concretizzare entro il 31 marzo