È cominciato male l’anno dentellato italiano, con il primo francobollo, quello per Luigi Tenco, non arrivato quasi ovunque. Con lo scorno di filatelisti e fan del cantautore. Solo dopo le ore 11 è giunto nei due centri in cui era previsto l’impiego dell’annullo speciale, ossia il luogo natale, Cassine (Alessandria), e quello della morte, Sanremo (Imperia).
Disponibile, inoltre, perlomeno agli spazi filatelia di Genova, Milano, Roma e Torino ed allo sportello filatelico del Firenze Vr. Certo, sono le piazze più importanti, ma è un po’ poco per soddisfare le attese inerenti una carta valore che nei giorni scorsi ha ottenuto ampio spazio in cronaca, non solo locale e non solo specializzata.
Questa volta pare che il ritardo non sia stato originato dal “solito” Istituto poligrafico e zecca dello stato, ma dalla farraginosa macchina amministrativa. Facendo riaffiorare uno dei problemi analizzati agli Stati generali della filatelia svoltisi a Bologna in ottobre e che il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, si era impegnato ad affrontare. Insomma, galeotta fu la firma…