Non solo i cataloghi tradizionali dei vari Paesi o i tematici. Vi sono filatelisti che preferiscono vagliare gli aspetti tecnici, quelli caratterizzanti le produzioni delle cartevalori. Lo dimostrano, caso mai fosse necessario, tre fra gli ultimi cataloghi usciti dalla tipografia con il marchio Michel. Tutti sono scritti in tedesco, propongono immagini a colori e per le valutazioni impiegano la moneta comune.
Il primo è addirittura una novità: si concentra sulle sole variazioni di tavola di Germania Federale (quindi dal 1949 ad oggi) e Berlino. Dimostrando che, nonostante lo sviluppo delle macchine da stampa, permangono quelle piccole differenze oggetto di studio da parte degli specialisti. Il volumetto conta 174 pagine e in Italia viene 45,00 euro.
Un secondo titolo (724, 71,00) riguarda l’Austria. È la versione specializzata, che aggiunge all’elenco abituale i dettagli più minuti, quali varietà, ristampe, difetti. Considera l’intera area di pertinenza, dunque anche Bosnia ed Erzegovina (dal 1879 al 1918), Lombardo-Veneto, Uffici in Cina, Creta e Levante, posta militare austroungarica, interi, buoni-risposta internazionali, produzioni della Donau-dampfschifffahrts-gesellschaft.
Persino una collezione limitata come quella della Sarre ha un riferimento autonomo e sempre di approfondimento. In 166 pagine (55,00) esamina, interi compresi, i due periodi storici postbellici caratterizzati da autonomia postale, dal 1920 al 1935 e dal 1947 al 1959. Non mancano le tabelle con le principali tariffe.