Le immagini appaiono plumbee, poco adatte per il servizio postale (l’annullo si leggerà a fatica). Però, c’è coerenza: la scelta anticipa l’argomento, certo difficile da affrontare, quanto poco affrontato tra le cartevalori. I disegni firmati da Mariangela Crisciotti parlano della violenza di genere e dell’esigenza di fermarla.
Violenza declinata in quattro aspetti, ad ognuno dei quali è dedicato uno dei francobolli che compongono l’emissione. È fisica, rappresentata nel 5 centesimi, dove una bambina si copre gli occhi dalla visione di una scena raccapricciante di cui è testimone o protagonista. È economica, citata nell’85: raffigura un piccolo mentre lavora spaccando le pietre col martello, emblema dello sfruttamento del lavoro minorile. È psicologica, ripresa nell’1,90 euro e raccontata dall’imponente figura di un adulto che esercita l’indottrinamento alla guerra nei confronti di un giovanissimo. Infine, è sessuale, come ricorda il 3,60: una donna nasconde la propria vulnerabilità per la vergogna e per il dolore dell’abuso subito.
La tiratura, organizzata in fogli da venti esemplari uguali, conta su settantamila serie, ma il taglio più basso ne avrà centomila, così da poter essere impiegato quale complemento. I restanti nominali sono utili per una lettera ordinaria entro i venti grammi di peso diretta in Europa o nel Mediterraneo, ancora l’ordinaria ma tra i venti ed i cinquanta indirizzata in l’Italia, la raccomandata entro i venti sempre verso il Bel Paese.
Il titolo sarà disponibile dal 17 marzo, insieme ad altri sei.