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editor Fabio Bonacina

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Diciotto gli interessati che, dal 29 ottobre, potranno partecipare al ciclo di sei incontri “Lettere da... un altro mondo - Indagine tra gli epistolari dell'Archivio Pio di Savoia”

Facile trovare, tra le proposte firmate da amministrazioni comunali, corsi di inglese, perline colorate, informatica o ginnastica dolce. Decisamente inconsueta è l’idea che viene da Carpi (Modena). Dove l’Archivio storico comunale e l’Università della libera età “Natalia Ginzburg” promuovono per l’ottavo anno consecutivo un laboratorio di storia locale, “L’officina della storia”.

Il tema scelto questa volta è “Lettere da… un altro mondo – Indagine tra gli epistolari dell’Archivio Pio di Savoia”. Sei gli incontri, che si propongono di indagare tra le centinaia di missive indirizzate o scritte da membri di questa famiglia, che ha svolto un ruolo importante nella comunità cittadina anche dopo la sua eclisse dalla vita pubblica.

I documenti si collocano a metà strada tra il pubblico ed il privato, visto che autori e destinatari sono in genere persone di alto lignaggio e condizione sociale. Verranno scelti momenti cruciali della zona o avvenimenti di importanza generale, per verificarne i risvolti e valutarne la ricaduta sulla famiglia Pio e sulla cerchia di persone che la circondava. Non saranno esclusi, tuttavia, momenti di intimità o di confidenza che il genere epistolare, per sua natura, induce in chi si accinge a scrivere ad un amico e si ritrova a confrontarsi con se stesso. In tempi in cui -precisano i promotori- la comunicazione a distanza è sempre più affidata all’effimero e alla velocità dei nuovi strumenti, forse può “essere utile soffermarsi sul mezzo più antico della lettera, che ha alle spalle una lunga tradizione ed ha trovato importanti esiti letterari”, come insegnano, ad esempio, Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos (“Les liaison dangereuses”), Johann Wolfgang Goethe (“Gli amori del giovane Werther”) ed Ugo Foscolo (“Le ultime lettere di Jacopo Ortis”).

Dedicato ad un massimo di diciotto adulti, il laboratorio non richiede alcuna conoscenza preliminare, ma solo tenacia ed interesse verso la storia ed i documenti del passato. Il ruolo di tutor è stato affidato alla professoressa Anna Maria Ori e all’archivista Cecilia Tamagnini. Prevista, alla fine del percorso, una pubblicazione.

I ritrovi sono in programma il giovedì pomeriggio; il primo è fissato per il 29 ottobre alle ore 16 nella sala dei Cimieri di palazzo dei Pio. Il costo è di 15,00 euro; le adesioni vengono raccolte all’Università della libera età (via III Febbraio, telefono 059.68.55.45).

Anche l'invito ha la forma epistolare: una cartolina
Anche l'invito ha la forma epistolare: una cartolina



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