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editor Fabio Bonacina

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Il logo per il centenario della Scuola
Il logo per il centenario della Scuola

Non il celebre “Obbedisco”. Sono comunque scritti firmati Giuseppe Garibaldi, nel caso specifico due lettere del 1849 inviate al cittadino Ferdinando Parabbi. Provengono da collezione privata e, fino all’11 novembre, potranno essere esaminate alla mostra “Una Scuola d’arte nella fabbrica delle monete - 1907-2007 - arte tecniche e storie”, ospitata a Roma presso il Vittoriano (ingresso libero).

L’evento -precisano dall’Istituto poligrafico e zecca dello stato gli organizzatori- “si inserisce fra le celebrazioni del primo centenario della fondazione della Scuola dell’arte della medaglia, istituita dal Governo nel 1907, nell’ambito della Zecca italiana, «per promuovere con una istituzione a ciò specialmente destinata, il gusto e lo studio per l’arte della medaglistica e della monetazione, per ricondurre questo ramo della plastica alle gloriose tradizioni che un tempo vantava nel nostro Paese»”.

È un’occasione per conoscere la storia di questa istituzione unica al mondo, tuttora operante e attiva, e “per riflettere sulla storia della moneta e della medaglia in quanto oggetti d’arte, «simboli» di una comunità (la nazione) e di un’autorità (lo stato) e «strumenti» dell’economia, evidenziandone cento anni di attività in cui si è espresso un fondamentale rapporto fra arte e produzione”.

Oltre a monete e medaglie considera i materiali correlati: documenti, strumenti di lavoro, oggetti di conio, progetti, bozzetti e disegni originali, modelli in gesso, fusioni in bronzo per pantografo, monete di prova.

Tra gli artisti citati nel percorso, numerosi quelli i cui lavori sono stati trasformati anche in cartevalori postali, come Mario Baiardi (1909-1972, autore del 100 lire “Democratica”), Pericle Fazzini (1913-1987, gli si deve l’omaggio a Giovan Battista Pergolesi del 1986, mentre cinque anni dopo il suo “Ragazzo coi gabbiani” è stato trasformato in un 600 lire), Emilio Greco (1913-1995, “Terza esposizione mondiale delle telecomunicazioni” datata 1979, interi postali per “Italia ‘85”, “25° Congresso internazionale di oftalmologia” del 1986 e diverse produzioni sammarinesi), Giacomo Manzù (1908-1991, il saluto ad Antonio Gramsci del 1987 e la porta della Morte presente nel 4.000 lire italiano per Paolo VI del 1997), Aurelio Mistruzzi (1880-1960, “Primo esperimento di trasporto di posta con elicottero” del 1954) e Publio Morbiducci (1889-1963, tributo a Giovanni Pascoli del 1962).

Fra gli sponsor, figura Poste italiane. C’è un nesso -precisa il gruppo- “tra la filatelia e la numismatica: entrambe fermano il tempo e custodiscono testimonianze celebrative di uomini, fatti, epoche. Il materiale utilizzato, poi, costituisce la prova di un processo evolutivo che accompagna le diverse espressioni culturali”.

Una delle due lettere firmate da Giuseppe Garibaldi (collezione privata)
Una delle due lettere firmate da Giuseppe Garibaldi (collezione privata)



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