Un nuovo codice bidimensionale, simile ad un favo d’ape, che funziona come codice a barre. È il “bee tagg”, protagonista del francobollo elvetico da 1,00 franco atteso per domani.
Grazie al software gratuito “bee tagg reader”, “la fotocamera del cellulare -spiegano dalla Posta- può riconoscere i bee tagg e collegare il telefono ad un determinato sito internet. Il procedimento è davvero molto semplice: è sufficiente attivare il reader, avvicinare il bee tagg alla fotocamera del cellulare e cliccarci sopra, come cliccare con il mouse su un normale schermo del computer. Il bee tagg crea quindi un collegamento a internet per ogni oggetto sul quale sia possibile cliccare con il cellulare”.
Un sistema simile è impiegato già da tempo in Giappone, ma la nuova generazione è pensata proprio per il cellulare. Rispetto al vecchio codice a barre, può essere corredato da loghi, immagini o testi. Da qui il potenziale sviluppo che promette: applicato a inserti o manifesti pubblicitari, ad esempio, il pubblico potrà rapidamente entrare in contatto con l’azienda promotrice attraverso il sito dedicato. “Dato che è l’utente a decidere se cliccare con il proprio cellulare su un bee tagg o meno, questa tecnologia non potrà essere impiegata come spam”.
Il francobollo, quindi, promuove il nuovo sistema e permette di darne un saggio: leggendo con il cellulare il codice situato sulla parte destra della carta valore, si accede ad un concorso firmato da Svizzera turismo e Swiss snowsports.
Nel frattempo, è stata sperimentata un’altra applicazione: Autopostale svizzera, la società collegata a La posta che effettua trasporto passeggeri, ha avviato un progetto pilota. Attraverso dei bee tagg applicati alle indicazioni stradali e alle paline delle fermate, in certe zone del Paese è possibile conoscere i luoghi esatti e gli orari riguardanti i transiti dei bus.