Mentre c’è chi (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Qatar) sta lavorando per introdurre una moneta comune sull’esempio di quanto ha fatto l’Europa, quest’ultima festeggia i dieci anni trascorsi dall’addio virtuale (in realtà, spiccioli e banconote avrebbero cominciato effettivamente a circolare solo nel 2002) a dracme, franchi, lire, marchi e alle altre divise.
Dopo l’omaggio sloveno, giunto il 27 novembre, oggi tocca al Belgio, con un simbolico taglio di categoria “1” per l’interno. Equivalente a 54 centesimi, è disponibile in libretti da dieci autoadesivi. Utilizzando il simbolo della valuta ricorda, oltre alla scelta economica e politica di allora, il profondo impatto sulla vita quotidiana. “Tutta una generazione -è la sottolineatura che giunge da Bruxelles- apprese a contare e pagare in euro e in centesimi”.
Fra pochi giorni, esattamente mercoledì 28, si aggiungerà il Portogallo, che con la sua emissione intende valorizzare il ruolo giocato per la stabilità ed il progresso dei cittadini e delle economie coinvolte, nonostante gli ultimi, pesanti, scivoloni. Il contributo dentellato si compone di due esemplari da 47 centesimi ed 1,00 euro tondo.