Il Rijksmuseum van Oudheden di Leida compie due secoli e merita una citazione dentellata. Così, Amsterdam ha varato dieci francobolli dedicati ad altrettante opere. Forse appaiono troppi, ma di certo si fanno notare. Giunti ieri, sono di classe “1” (la serie completa viene 8,30 euro, il libretto di prestigio 12,45). Vi hanno lavorato Jaap Biemans e Paul Faassen combinando foto di reperti significativi e disegni volti ad “umanizzare” le scene; la “O” rossa è ripresa dal logo istituzionale. Il risultato non abbisogna di commenti. Questi i soggetti: il dio gatto (Egitto, bronzo, 700-300 avanti Cristo), una testa di leone d’oro (Iran, argento e oro, 400 a.C.), Eros con arco (Asia Minore, terracotta, 200-100 a.C.), la spilla di Dorestad (Wijk bij Duurstede, oro con pietre preziose, 800 dopo Cristo), un viso caratterizzato da perline (Egitto, vetro, 500-200 a.C.), il sarcofago per mummia di Peftjauneith (Egitto, legno, 664-525 a.C.), statuetta di Willemstad (Brabante Settentrionale, legno, 5500-5200 a.C.), la spada magica di Ommerschans (Overijssel, bronzo, 1500-1350 a.C.), il dio del vino Bacco (Italia, marmo, 100-200 d.C.), il ritratto dell’imperatrice Livia (intorno a Napoli, pietra semipreziosa, 10 d.C.). La struttura fu fondata da re William I ed oggi -visitata da 160mila persone l’anno- conserva 180mila reperti organizzati in quattro aree: Egitto, Antichità classiche (greche, romane, etrusche), Vicino Oriente, Paesi Bassi (dalla Preistoria al Medioevo). Accanto all’allestimento fisso, quelli a rotazione che attingono ai depositi.
Duecento anni ed ora si racconta
20 Feb 2018 01:05 - FROM ABROAD
È il Rijksmuseum van Oudheden di Leida, al quale i Paesi Bassi hanno dedicato ben dieci francobolli. Che, però, strappano il sorriso