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editor Fabio Bonacina

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Dopo aver conosciuto l’attuale situazione -dice il delegato federale Luciano Calenda- sarà necessario puntare su due elementi: creare nuove leve e mantenere vivo l’entusiasmo

Nell’arco dei prossimi due anni cosa si conta di fare? “Innanzi tutto -continua nell’intervista a «Vaccari news» il nuovo delegato federale per la filatelia giovanile, Luciano Calenda- bisogna cercare di avere un quadro il più attendibile possibile dell’attuale situazione, ossia quanti ragazzi sono censiti, le fasce d’età, le loro esperienze a tutti i livelli, non solo espositivi. Bisogna scoprire quali e quanti centri attivi (di qualsiasi genere, filatelici e non) svolgono attività in loro favore, sentire le loro voci, le aspettative ed i suggerimenti. Impostare, con la collaborazione di coloro che vorranno esserci, dei programmi operativi tesi ai due obiettivi principali: creare nuove leve (anche al di fuori dei limiti anagrafici) e mantenere vivo l’entusiasmo, anzi rafforzarlo, in coloro che già si sono avvicinati al settore in genere. Sono priorità molto semplici da individuare (niente di nuovo, dopo tutto) ma certamente non semplici da realizzare”.

Andando nel dettaglio, come potrebbe articolarsi il programma inerente il primo scopo? “Occorre definire in quali ambiti intervenire e con quali strumenti, dando priorità alle cose moderne più vicine ai giovani (siti web, forum, partecipazione attiva in rete), ma senza trascurare la poche che hanno ancora un certo fascino, come le pubblicazioni cartacee di un determinato tipo (snelle, accattivanti e non «pallose»). Bisogna presentare la filatelia, soprattutto quella tematica per intuibili motivi di opportunismo, in sedi ed occasioni non canoniche ma congeniali agli interlocutori. Occorre coinvolgerli fin da subito in attività che siano percepite come lo svolgimento di un ruolo importante ed attivo, creare tra loro competizione e quindi interesse”.

E per mantenere vivo l’entusiasmo? “È necessario lavorare sulla base esistente, soprattutto su quanti hanno dimostrato già una passione. Utile anche individuare i ragazzi con potenziale non ancora del tutto espresso, seguirli da vicino, in modo individuale, attraverso contatti diretti in rete, aiutandoli a migliorare i propri elaborati, indirizzarli verso esperti disponibili a dare una mano nel settore di specifica competenza, coinvolgendoli anche dal punto di vista organizzativo. Infine, sostenerli in modo concreto nella loro partecipazione a manifestazioni locali e nazionali, anche dal punto di vista di eventuali supporti economici”.

“Tutto ciò, ed eventualmente altro, presuppone, anzi richiede, la collaborazione di tanti monitori ufficiali o meno per cercare di realizzare la massima copertura geografica possibile. Insomma, tentare di creare una squadra attiva, disponibile e propositiva”.

I rapporti intergenerazionali possono passare attraverso la filatelia
I rapporti intergenerazionali possono passare attraverso la filatelia



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