Un aspetto che spesso suscita pareri contrastanti tra i collezionisti, ma anche tra gli addetti ai lavori: riguarda la qualità espressa dalle produzioni italiane contemporanee. Per questo, pensando ad esempio a scelte quali quelle adottate nel 2017 per “bacalà alla vicentina”, Corpo di polizia penitenziaria, Trattati di Roma, Museo storico dell’Arma dei carabinieri, Banca popolare dell’Emilia-Romagna, “Vaccari news” ha presentato alcuni quesiti al presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi. Essa -ricordano dal ministero allo Sviluppo economico- ha “il compito di esprimersi in merito all’aspetto grafico ed alle caratteristiche tecniche dei nuovi francobolli”.
Come li trova? “Se la domanda -precisa l’interlocutore- è relativa ad una valutazione sul merito delle emissioni, allora non posso esprimermi giacché si tratta di materia di esclusiva competenza dell’Autorità politica. Se, invece, si intende acquisire una valutazione sulla qualità grafica, debbo dire che c’è da parte della Commissione una costante attenzione alla qualità dei bozzetti, contemperata tuttavia alla necessità di far fronte a specifiche richieste dei soggetti di volta in volta coinvolti (ad esempio, organi istituzionali, promotori dell’emissione…), i quali sovente impongono l’adozione di proprie soluzioni grafiche, seppur riadattate dall’Istituto poligrafico e zecca dello stato”. L’eventuale non accoglimento “determinerebbe il mancato rilascio di autorizzazione necessarie affinché l’emissione possa avere luogo”.
Quanti bozzetti diversi (non variazioni sul tema, ovviamente) l’Ipzs è tenuto a presentare per ciascun francobollo? E quanti ne presenta? “Non vi è alcuna norma che imponga all’Ipzs di presentare al vaglio della Commissione un numero minimo di bozzetti diversi, anche se da parte dell’Amministrazione sarebbe preferibile che fossero presentati almeno tre elaborati. In realtà, per alcune emissioni i bozzetti differenti sono anche molto numerosi, magari provenienti pure da soggetti esterni (con il limite che ciò non comporti una spesa aggiuntiva e che, comunque, si tratti di bozzetti adatti alla riproduzione su di un francobollo); per altre, invece, può accadere che ne vengano presentati solo uno o due, a motivo del poco tempo a disposizione oppure per l’esistenza di vincoli vari di natura autorizzativa”.