Le Assicurazioni generali? “Avevano una doppia struttura direzionale, a Trieste e a Venezia, con competenze distinte, sancite da statuti e regolamenti. Dalla direzione veneta dipendevano le agenzie italiane, dalla centrale tutte le altre, cui spettava trattare inoltre gli affari generali, la riassicurazione, la pubblicità, la stipula di concordati, i rapporti con le autorità governative, l’acquisto e la vendita di beni immobili, fatte salve le prerogative del consiglio ristretto di Venezia sugli immobili italiani entro una determinata cifra”. Così dalla compagnia introducono il loro passato, riscoperto di recente grazie anche ad un’iniziativa editoriale.
La chiave di volta tra direzione ed amministrazione era il segretario generale, dal 1909 ridenominato direttore gerente. Risultava, fra l’altro, a capo del segretariato generale, una struttura con funzioni molto ampie: in seguito avrebbe dato origine a rilevanti servizi separati, come quello del personale, la direzione delle agenzie estere, l’ufficio banche della ragioneria, il supporto per la stampa. Rappresentava una figura importante e nell’Ottocento, vacante tra l’altro la carica di presidente dal 1835 al 1909, nel ruolo si susseguirono uomini che incisero in modo determinante sulla politica industriale interna. Furono, con un lungo mandato dal 1835 al 1877, Masino Levi e dal 1877 al 1885 Marco Besso.
Un nome, quest’ultimo, noto ai lettori di “Vaccari news”, poiché la fondazione di Roma intitolatagli si è contraddistinta per alcune iniziative postali. A lui è legata idealmente la corrispondenza che si conserva. La serie, infatti, in tutte le sue partizioni inizia dal 1878 e costituisce un corpus unico quasi completo che raggiunge il 1904. Grazie alla sua innovativa visione in campo tecnico e finanziario, per le Generali risultò una figura decisiva lungo oltre mezzo secolo: entrò in azienda a vent’anni, nel 1863, e ne percorse abbastanza rapidamente tutte le tappe, fino all’assunzione di incarichi direttivi: agente, ispettore, segretario generale, vicedirettore, direttore e in ultimo presidente, fino alla morte nel 1920 (continua).