All’insegna del doppio binario la visita di Romano Prodi in Turchia: da una parte l’appoggio al percorso di avvicinamento all’Unione Europea, dall’altro la questione dei diritti umani e, in particolare, la necessità di riconoscere il genocidio degli armeni, perpetrato a più riprese tra 1894 e 1918. Sull’argomento c’è chi è passato ai fatti, come l’artista francese Christian Genevier. “La nostra posta -precisa il diretto interessato a «Vaccari news»- permette alla clientela di farsi stampare, sotto la propria responsabilità, delle carte valori con potere di affrancatura e con una vignetta che le personalizzi. Utilizzando questa possibilità innovatrice, ho creato un francobollo per ricordare il genocidio armeno del 1915. L’idea mi è venuta dopo i dibattiti all’Assemblea nazionale su chi nega il genocidio. Scorrendo i documenti, mi sono sentito prossimo alle vittime e la mia emozione è stata sintetizzata in questo francobollo”. “Non sono -conclude- di origini armene, ma sono armeno davanti agli avvenimenti del 1915, ebreo quando si parla di Dachau, ruandese per i massacri commessi in Ruanda”.
Genocidio degli armeni, un personalizzato lo ricorda
23 Gen 2007 16:26 - FROM ABROAD