“In considerazione dell’ampiezza temporale della missione (quasi 6 anni) e della notevole entità di personale che fu applicato (solo di fanteria ruotarono ben 4 divisioni) chiaramente gli uffici di posta militare assegnati furono multipli e svariati”. Lo annota -soffermandosi sull’occupazione dell’Albania- Alberto Caminiti nel suo ultimo libro, edito in proprio ed intitolato “La Regia marina nel Basso Adriatico 1915-1918”.
Nonostante la grande produzione di testi riguardanti il conflitto ed usciti nel centenario, mancava -viene precisato- un approfondimento inerente all’area, laddove, lungo il canale di Otranto, l’Italia sbarrava il traffico al nemico e questo si vendicava bersagliando le coste pugliesi con attacchi aerei, di superficie e subacquei.
Al solito, l’autore accompagna la trattazione meramente storica proponendo, a colori, materiale veicolato dal portalettere, nel caso specifico francobolli, cartoline, in franchigia o meno, buste ed fdc, chiudilettera. Due capitoli conclusivi delle 176 pagine (22,00 euro) sono dedicati, in particolare, proprio alle cartoline edite allora dall’Ufficio di stato maggiore della Marina ed alle etichette ritrovate, afferenti genericamente la Prima guerra mondiale.