Italia e Francia, troppo vicine per ignorarsi. In ogni tempo. Non a caso, lo storico Gilles Pécout si domanda provocatoriamente se le complesse traversie vissute dagli italiani durante il periodo risorgimentale non siano una storia… francese.
Il saggio è uno dei dodici presenti nel catalogo, scritto nell’idioma di Voltaire, “Napoléon III et l’Italie - Naissance d’une Nation 1848-1870”. Catalogo che permette di leggere il periodo con l’occhio di chi all’epoca, avendo altri obiettivi, non sempre si collocò dalla stessa parte dei patrioti attivi da questa parte delle Alpi. L’iniziativa editoriale si richiama alla mostra omonima, già ospitata al Musée de l’Armée di Parigi, e si inserisce nell’ambito delle iniziative per il centocinquantesimo dell’Unità. Conta 324 pagine di grande formato e a colori (55,00 euro), introdotte dall’ormai ex presidente Nicolas Sarkozy e dal collega Giorgio Napolitano, per il quale viene ripreso un discorso tenuto nella Ville Lumière il 29 settembre 2010.
Nel ricco apparato iconografico, numerosi i dipinti d’epoca, diversi valorizzati durante le celebrazioni storiche dell’anno scorso. Non mancano i documenti postali, come un dispaccio telegrafico del 12 luglio 1859, attraverso il quale l’imperatore comunica che “l’Italia sta per diventare, per la prima volta, una Nazione”. Per il loro richiamo alle lettere, si evidenziano pure i disegni caricaturali di Charles Robert, tratti da “Journal de campagne et album de Charles Robert, secrétaire particulier de Napoléon III”.