Il francobollo austriaco per il Dalai-lama, che il 6 luglio scorso ha compiuto settant’anni, non è mai stato realizzato.
Forse per le pressioni della Cina Popolare, la quale vede in lui la figura chiave del Tibet (“Vaccari news” del 3 novembre scorso). Territorio che deve –almeno secondo Pechino- restare cinese. Non a caso oggi l’immenso Paese asiatico lancia un 80 fen per ricordare i quarant’anni della Regione autonoma del Tibet, istituita l’1 settembre 1965.
“La sua creazione –precisa il comunicato ufficiale- contrassegna l’insediamento del potere democratico popolare in Tibet e lo storico passaggio dalla schiavitù feudale al socialismo. In questi quarant’anni, con il sostegno del Partito e del Governo centrale nonché con il supporto di tutte le altre aree della Cina, il Tibet ha raggiunto uno sviluppo ed una prosperità senza precedenti in vari ambiti”.
“È stato così provato –conclude la nota- che solo nella grande famiglia socialista tutti i gruppi etnici tibetani possono godere la felicità attuale ed un luminoso futuro”.