C’è anche l’Italia tra i dodici operatori che si ritengono soddisfatti dalla scelta di rinviare dal 2009 al 2011 la liberalizzazione dei servizi postali base, ossia fino ai 50 grammi di peso. Ma questo non basta. Ecco perché, insieme con Austria, Belgio, Cipro, Francia, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Slovacchia e Ungheria, va oltre. Il gruppo precisa che il progetto della Commissione, sia pure emendato con il rinvio proposto dal Parlamento Europeo, “non rappresenta una risposta alle numerose questioni giuridiche, economiche e tecniche esistenti”. Tra i punti più controversi vengono ricordati l’incertezza che grava sui modi per finanziare il servizio universale e sui rischi del dumping sociale. I sostenitori di un intervento più soft hanno sollecitato il Consiglio, che ora dovrà riesaminare il progetto, a seguire l’approccio prudente adottato dall’Europarlamento e ad arricchirlo rispondendo alle questioni in sospeso, in modo da guidare in modo più efficace le prossime tappe del processo di apertura.
Il rinvio della liberalizzazione? Va bene ma non basta
04 Ago 2007 00:15 - NEWS FROM ITALY