I prossimi tempi saranno decisivi per gli edifici di Poste italiane non più utili al servizio. È quanto sostiene Paola Dezza da “Il sole 24 ore”. Secondo le sue anticipazioni, il gruppo vorrebbe riprendere in mano il faldone, aperto all’epoca di Massimo Sarmi quale amministratore delegato e poi portato avanti non senza difficoltà. Tanto che per alcuni palazzi sono stati fatti diversi tentativi prima di raggiungere, ma non sempre, la cessione finale. Ora sarebbero interessati fabbricati posseduti dalla capogruppo ma anche altri affidati alla controllata Europa gestioni immobiliari. Secondo le indiscrezioni che circolano sul mercato -si legge nell’articolo- “allo studio ci sarebbe la costituzione di un fondo immobiliare al quale verrebbero conferiti gli asset in questione, un fondo che sarà gestito da Cassa depositi e prestiti investimenti sgr… Il valore complessivo del portafoglio potrebbe aggirarsi intorno ai 500 milioni di euro”. Alcuni degli stabili ora inutilizzati ed individuati per il passaggio si troverebbero a Firenze, Genova, Milano, Napoli, Trento e Venezia. A proposito di dismissioni, secondo alcune ipotesi un’altra novità riguarderebbe il capitale azionario della stessa Poste italiane. L’azienda (insieme ad esempio ad Enel ed Eni) sarebbe nel mirino del Governo: per fare cassa, questo cederebbe nuove quote a Cdp. Così, l’Esecutivo ne manterrebbe sempre la guida, sia pure mediata, ma metterebbe a bilancio i quattrini ottenuti da Cassa depositi e prestiti (continua).
Immobili/1 Nuove dismissioni in arrivo?
29 Dic 2018 01:02 - NEWS FROM ITALY
È l’ipotesi segnalata da Paola Dezza su “Il sole - 24 ore”. Riguarderebbe sia Poste italiane che la controllata Egi. Intanto, al Governo…