Il ricordo dell’asburgica Maria Teresa rimane positivo anche nella valle Padana, ma l’Italia non parteciperà alla celebrazione dentellata per i tre secoli trascorsi dalla sua nascita. I partner risultano infatti Austria, Croazia, Slovenia, Ucraina ed Ungheria. Vienna già ha scoperto le proprie carte. Si tratta di un foglietto da 1,70 euro, che al solito sconterà due momenti di attenzione: la prevendita è stata fissata al 5 maggio, la disponibilità nel resto della rete al 13. L’immagine, tratta da un dipinto conservato all’Heeresgeschichtlichen museums della capitale, è stata elaborata con l’intervento di Svetlana Milijaševič. “Senza dubbio risulta una delle donne più influenti della storia del nostro Paese”, ammettono da dietro gli sportelli. Figlia dell’imperatore Carlo VI, nacque il 13 maggio 1717; già in precedenza, in caso di morte del sovrano, con la Prammatica sanzione erano state decise sia l’indivisibilità del territorio, sia la possibilità di mantenere il titolo anche se donna. Questa visione lungimirante le ha permesso di sedere sul trono -formalmente non come imperatrice- e per un lungo lasso temporale, dal 1740 (anche se il riconoscimento effettivo tardò di otto anni) al 1780. Nonostante il suo pensiero rispecchiasse quello dell’epoca, si fece consigliare in un programma di rinnovamento che coinvolse ad esempio la giustizia penale e la struttura amministrativa, al tempo stesso introducendo misure per stimolare l’economia e l’istruzione obbligatoria.
In cinque per Maria Teresa
01 Mag 2017 18:25 - FROM ABROAD
Austria, Croazia, Slovenia, Ucraina ed Ungheria pronte a festeggiarla con una congiunta varata a tre secoli dalla nascita. La versione di Vienna