Nel 2004 il 2,80 euro dedicato all’arte del merletto, che richiama il 5,00 franchi svizzero targato 2000 per il pizzo di San Gallo. Il prossimo 2 luglio, forse, ci sarà il bis: Roma potrebbe firmare un francobollo che si ispira ad un altro 5,00 franchi elvetico, uscito tre anni fa e volto a promuovere il legno.
L’iniziativa tricolore riguarderebbe il francobollo, inserito nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, dedicato alla basilica di San Vincenzo in Galliano a Cantù (Como). Basilica consacrata mille anni fa, che l’editorialista Armando Torno giudica “una preziosa testimonianza di civiltà e di fede... qualcosa che sembra scampato a un naufragio fatto di pietre e di tempo”.
A produrre il supporto dove il Poligrafico stamperà l’immagine potrebbe essere l’azienda canturina Tabu, fondata da Achille Tagliabue nel 1927. “La basilica –ricorda l’attuale amministratore delegato, Enrico Tagliabue- rappresenta Cantù, cioè la capitale del legno”. Da qui la scelta di collegare i due aspetti.
Con centottanta dipendenti, la società è “azienda leader nel mondo per la tecnologia che applica alla lavorazione del legno”. I disegni ed i colori oggi sono decisi al computer, poi una serie di trattamenti fa sì che le tinte vengano assorbite in tutto lo spessore, in modo da garantire un colore uniforme e duraturo nel tempo.
Quanto al francobollo, Poste italiane ha annunciato che costerà 2,80 euro. Potrebbe essere di acero, betulla o palissandro ed avere uno spessore di tre decimi. Anche nelle attività di obliterazione non dovrebbero rilevarsi problemi.