L’area antica dell’Aquila, abbattuta dal terremoto che vide il suo punto massimo nella notte del 6 aprile 2009, piano piano sta riprendendo a vivere. Pullula ancora di cantieri che abbattono (pochi giorni fa è stato tirato giù quello che restava di una palazzina davanti alla casa dello Studente, questa completamente rifatta). E, soprattutto, pullula di cantieri che ricostruiscono, anche se ancora molto resta da fare. Qualche negozio è tornato: non solo i bar al servizio di quanti sono impegnati con muri ed infissi, ma anche altri che trattano, ad esempio, abbigliamento.
È in tale circostanza che l’associazione L’Aquila centro storico ha chiesto di riaprire un ufficio postale. Fino al sisma, in piazza Duomo 39 vi era il L’Aquila Vr, il cui immobile venne in parte danneggiato e poi ceduto. Adesso la sportelleria è posizionata fuori, in via della Crocetta snc. Un simbolo che deve ricollocarsi laddove si trovava o comunque poco lontano. Un obiettivo che ora appare prioritario.
Non a caso, il sodalizio, rappresentato dal presidente Roberto Grillo e dalla consigliera Sara Cavallo, ha avuto una riunione con il responsabile corporate affairs di Poste italiane, Giuseppe Lasco. “L’incontro -annotano i proponenti- si è rivelato assolutamente positivo”. L’interlocutore “ha confermato la volontà dell’azienda di contribuire con le sue attività alla rinascita del centro storico. Poste italiane si è pertanto resa pienamente disponibile a riportare al più presto un ufficio postale nella zona centrale”. I giornali locali parlano di una superficie pari a trecentocinquanta metri quadrati.
Nella stessa zona centrale era operativa anche la sede L’Aquila 1. Si trovava in via Sallustio 101-103, isolato ancora chiuso al pubblico. A testimoniare il passato, restano la cassetta per imbucare le lettere (ovviamente non funzionante) e le vetrate con gli adesivi societari, vetrate attraverso le quali si scorgono gli interni desolatamente vuoti (continua).