Nacque nel 1857, centosessant’anni fa, e per questo l’istituto di istruzione superiore di Messina a lui intitolato (a dirla tutta, porta pure il nome dello scrittore Giuseppe La Farina) lo ricorderà con un annullo in uso il 25 novembre. L’appuntamento è al Palacultura, in viale Boccetta 343, dalle ore 9.10 alle 12.20.
È l’architetto palermitano Ernesto Basile. Anche in coppia con il padre, di cui dopo la laurea divenne assistente universitario (ed in seguito ne ereditò la cattedra), partecipò a diversi concorsi e realizzò parecchi edifici nell’isola ed a Roma, fra cui parte di Montecitorio. Oppure quelli per l’Esposizione nazionale di Palermo: “il suo eclettismo manieristico -annota Manfredo Tafuri nel «Dizionario biografico degli italiani» della Treccani- si esprime in forme rinascimentali nel palazzo delle Belle arti, e normanne nel salone dei Festeggiamenti, pur non mancando spunti felici che preannunciano i futuri sviluppi della sua stilistica”. Dà infatti il meglio di sé più avanti, quando diventa tra i maggiori interpreti del Liberty (fra gli esempi, alcuni villini eretti sempre nel capoluogo regionale), inserendo lo stile “all’interno di una società che ne aveva ignorato premesse e sviluppi: la singolare «contaminatio» di elementi decorativi floreali e del ‘400 siciliano si spiega quindi col tentativo di ritrovare una giustificazione al nuovo linguaggio fondandola su di una tradizione storica e regionale ancor più che nazionale”. Morì nel 1932.