Nuova tappa per Wolfgang Baldus, alla ricerca delle produzioni postali che... non ci sono.
Protagonista della quinta guida è “Clipperton island”, atollo disabitato che si estende per sette chilometri quadrati nel Pacifico, a mille chilometri dalle coste messicane.
Il nome richiama il pirata britannico John Clipperton, anche se nessuna prova convincente conferma che avesse visitato il luogo. La fortuna dell’isola nasce nella seconda meta dell’Ottocento, quando la corsa al guano la fa riscoprire.
Nel 1895 arrivano i “francobolli”, ma non sono gli unici che vengono attribuiti all’isola. Baldus documenta dieci distinte produzioni, sei sovrastampe, almeno quindici annulli e addirittura alcuni falsi. Non male per un posto privo di insediamenti umani fissi e, secondo i tempi, adibito a deposito carburanti, stazione meteorologica clandestina, base dei radioamatori e paradiso per i biologi.
Il libro è scritto in inglese e offre 68 pagine a colori. Costa 20,00 euro e può essere richiesto direttamente all’autore (Heilwigstr. 85, D-81827 Munich, Germania).