Cambiare il programma delle emissioni annunciato, aggiungere nuove voci e -perché no?- toglierne, è normale routine. Certe modifiche, però, si fanno notare nel momento in cui riguardano argomenti delicati ed incidono su una situazione sociale e politica difficile.
È quanto è stato registrato in Tunisia, proprio adesso sotto l’attenzione dei media per il primo anniversario trascorso dal martirio dell’ambulante Mohamed Bouazizi. Il quale, dandosi fuoco il 17 dicembre 2010, aprì la strada alle rivolte nel proprio Paese e, a catena, nel resto del mondo arabo.
Lungo i primi mesi del 2011, accanto ad un’emissione commemorativa regolarmente uscita il 25 marzo, era stato previsto un ulteriore ricordo, consistente in un francobollo, che avrebbe dovuto debuttare proprio in questi giorni. Ma le cose sono andate diversamente. La conferma, qualora ce ne fosse bisogno, giunge dall’operatore: emissione annullata.
Rimasta, invece, la citazione, peraltro una costante del passato, riguardante la “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”. Come previsto, il 10 dicembre è uscito un 390 millesimi che, attraverso il simbolismo tipico delle cartevalori locali, ha inteso sottolineare l’indipendenza della Magistratura.