Dopo le vittime del terrorismo, i magistrati Francesco Coco e Vittorio Occorsio, quelle della mafia, in una sorta di triste “par condicio” della violenza inquadrata nella serie “Il senso civico”. L’impaginazione è la stessa del francobollo emesso il 9 maggio 2016 e l’autrice è sempre Cristina Bruscaglia. Identici pure il valore nominale (da 95 centesimi), il supporto autoadesivo, il quantitativo per fogli (ventotto), mentre la tiratura è scesa da otto a seicentomila esemplari. La nuova carta valore sarà disponibile il 28 aprile con annullo speciale al Palermo Centro.
Questa volta, protagonisti sono i politici comunisti Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Nacquero rispettivamente il 24 dicembre 1927 ed il 16 agosto 1946; condivisero il momento della morte trentacinque anni fa, il 30 aprile 1982, in un attentato perpetrato a Palermo. “Il potere mafioso rialza la testa”, scrisse il mattino seguente il “Giornale di Sicilia”. “Dopo un periodo di stasi imposto dall’offensiva dell’apparato giudiziario e investigativo, che ha prodotto non pochi guasti in seno all’organizzazione delle cosche, dopo un lungo periodo in cui i clan sono stati impegnati in una lotta sanguinosa e senza quartiere per il predominio, adesso hanno alzato nuovamente il tiro, mirando ai personaggi pubblici e di prestigio”.
Il bollettino illustrativo raccoglie le biografie dettagliate dei due personaggi, dovute ai rispettivi figli; da una parte Franco e Filippo, dall’altra Tiziana, Sabrina e Laura. “Tra il papà affettuoso e l’eroe onesto e coraggioso -annotano queste ultime- forse egoisticamente avremmo preferito il primo, ma avere la certezza che dietro le molte conquiste di Pio c’è anche il suo sacrificio ci dà l’orgoglio e la dignità di vivere la nostra esistenza seguendo, a nostro modo, il suo esempio”.