Firenze - Se l’Italia vi ha dedicato un francobollo da 95 centesimi il 27 aprile scorso, il 9 novembre arriveranno dal Vaticano quattro cartoline. Anch’esse sono dedicate all’Abbazia di san Miniato al Monte, che ha raggiunto i mille anni dalla fondazione.
Prende il nome -approfondiscono all’Ufficio filatelico e numismatico- dal primo martire cittadino, di cui, cominciando con il 1013, ne conserva le spoglie. La più antica testimonianza storica di una chiesa lui intitolata risale al 783, ma nel 1018 l’edificio era così negletto e pericolante che il vescovo Ildebrando decise di farlo ricostruire ex novo, in modo che potesse custodire più degnamente le reliquie, reperite sotto l’attuale porta santa.
I valori sono raccolti in cofanetto, il quale conta su un limite di quindicimila pezzi. Se la custodia riproduce la facciata del complesso monumentale, gli interi raffigurano alcune scene che richiamano la morte del protagonista; sono tratte da una pala d’altare del XIV secolo, opera di Jacopo del Casentino, autore vissuto all’incirca tra il 1297 ed il 1349. Riproducono il personaggio mentre ammansisce le belve che avrebbero dovuto sbranarlo (taglio da 1,10 euro), subisce il supplizio del cavalletto (1,15), viene decollato (2,40), porta la sua testa sul monte (3,00). L’impronta di affrancatura, unica, rappresenta la persona.