Curiosa attenzione, ovviamente motivata da scopi politici, quella del capogruppo consiliare di Milano per la Lega Nord, Alessandro Morelli. Il quale ha notato la pubblicità in arabo firmata da Poste italiane e Moneygram, chiedendo all’azienda che venga ritirata perché “incomprensibile alla maggior parte dei passanti”. A dirla tutta, non è la prima volta che la società adotta lingue differenti per rivolgersi al pubblico, specie nel momento in cui offre prodotti -come quello in parola, riguardante le rimesse all’estero- destinati principalmente agli stranieri. Con immagini correlate, la promozione specifica è stata sviluppata anche in altri idiomi, come il cinese, l’inglese, il romeno e lo stesso italiano. L’approccio, però, è più ampio. In questo senso, ecco gli uffici che offrono addetti madrelingua, cartellonistica e documentazioni in più parlate.
La pubblicità in più lingue? Alla Lega non va bene
26 Ago 2016 21:36 - NEWS FROM ITALY
Il capogruppo consiliare di Milano, Alessandro Morelli, ha chiesto a Poste di ritirarla. L’approccio aziendale, tuttavia, è più ampio
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