Ormai si pensa alle elezioni politiche, ma la scelta di rivelare, nel pomeriggio di venerdì 22 dicembre e senza il confronto promesso, le “Linee guida - Emissione delle cartevalori postali” non è piaciuta al mondo della filatelia organizzata. Non solo per le modalità, ma soprattutto per alcuni dei contenuti. Non a caso, già il giorno seguente, i presidenti di Associazione nazionale professionisti filatelici Sebastiano Cilio, Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli e Unione stampa filatelica italiana Fabio Bonacina hanno sottoscritto una lettera diretta al sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. Cioè a colui che ha firmato l’articolato documento. Chiedendogli di rivedere certi passi. “Assieme ad alcune cose apprezzabili (di cui aspettiamo la reale applicazione) vi è una norma che spicca per la novità, l’incomprensibilità e il danno notevolissimo che potrà procurare alla diffusione della filatelia italiana”, si legge nella missiva. “Si trova al punto 8, laddove si prevede che «l’immagine delle carte-valori postali è resa pubblica solo il giorno dell’emissione». Poter pubblicare un comunicato stampa prima dell’emissione è del tutto inutile, nel mondo d’oggi (pensi agli attuali strumenti di comunicazione!), se non vi è un’immagine appropriata da allegare. In più, non si capisce quale potrebbe essere il vantaggio di questa scelta: è solo un’enorme zappa sui piedi per tutta la filatelia italiana. La stampa non raccoglierà mai l’informazione; i siti di news men che meno; i collezionisti abituati a prepararsi buste o cartoline maximum per il giorno d’emissione non potranno più farlo. Va benissimo enfatizzare l’emissione con una presentazione nel giorno del debutto (o magari anche prima), ma una strada (cioè la comunicazione preventiva alla stampa di tutti gli elementi) non esclude l’altra (la presentazione). Anzi, si rafforzano a vicenda! Da giorni, Paesi come il Belgio o gli Stati Uniti hanno rivelato buona parte delle immagini riguardanti i francobolli del 2018. Non si tratta di arrivare a questo livello, ma soltanto di offrire informazioni e immagini per tempo, diciamo due o tre settimane prima del debutto. Giusto per fare un esempio, la Francia sta comunicando ora i titoli di febbraio”. “Bene -prosegue la nota- la scelta di evitare ripetizioni e sottolineare gli anniversari tondi; di conseguenza, la invitiamo ad eliminare dal programma 2018 titoli come san Pio (ricordato in passato già due volte) e Giovannino Guareschi (una), i bandierai degli Uffizi (45° anniversario) e l’Inter (110°)”. “Un ultimo rilievo: agli Stati generali di Milano, lei si era impegnato ad inserire un limite anche per il numero dei francobolli. Interessa poco sapere che verranno autorizzate non più di 40 emissioni l’anno (il riferimento è al punto 4), quanto il numero complessivo delle cartevalori. Ossia, dell’impegno richiesto, non solo economico, per seguire l’intera produzione”.
Linee guida, le reazioni
29 Dic 2017 01:09 - NEWS FROM ITALY
I presidenti di Anpf, Fsfi ed Usfi hanno sottoscritto una lettera rivolta al sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, chiedendo di rivedere i punti che non vanno